Area archeologica di Tamuli
Risale al Bronzo Medio e Recente (1700-1400 sec. a. C.) il complesso archeologico dei Tamuli ai piedi del Monte Sant’Antonio là dove la catena del Marghine si incontra con il Montiferru.
Affiora, attorno al nuraghe a corridoio ubicato su un aspro rocciaio basaltico, la traccia del villaggio nuragico con le capanne a forma ellittica e circolare non ancora del tutto riportate alla luce, mentre è straordinaria la testimonianza della necropoli. Costituita da tre tombe dei giganti (sepolture collettive) presenta l’allineamento di sei betili (pietre antropomorfe) rappresentanti le divinità femminili e maschili custodi dell’area funeraria: esse sono all’origine della vita a cui, dalla morte, riportano.
È uno spazio sacro carico di storia e di energia, solatio e ventoso, aperto e ampio da permettere allo sguardo di raggiungere il mare e – ricordando sempre di munirsi di felpa anche nelle sere d’estate – da conoscere, al meglio, grazie alla guida della Cooperativa “Esedra” che gestisce l’area e ne permette la visita dalla mattina al tramonto.